Francesco Mastroti III

Organizzazione di una scuola primaria che faceva uso del metodo normale.

Ogni scuola primaria si divideva in tre classi che avevano in comune, con diversi gradi di difficoltà, i seguenti insegnamenti: leggere, scrivere, aritmetica, catechismo di religione, doveri sociali. Nella terza classe si aggiungeva la calligrafia. Alla fine dei tre anni si doveva scegliere se proseguire gli studi nei collegi (arti liberali) o frequentare una quarta classe normale per essere avviati alle arti meccaniche.

La lezione si svolgeva così:
Dopo aver introdotto un nuovo argomento, il maestro interrogava su questo tre o quattro alunni dei primi banchi, poi altrettanti della seconda fila, poi alcuni della terza fila assieme ai primi e ai secondi. I migliori venivano spostati all’ultimo banco, i mediocri ai primi e gli infimi in mezzo. S’interrogavano i mediocri affinché le voci dei mediocri e dei migliori risvegliassero gli infimi. Quando un allievo leggeva o rispondeva, tutti gli altri leggevano o rispondevano sottovoce; quando un allievo faceva un’operazione sulla tavola, la stessa cosa facevano gli altri sul quaderno.

Il sistema si basava su cinque regole fondamentali:

Regola delle tabelle.
Una tabella riproduceva in sintesi il contenuto dell’argomento oggetto di studio presentato nella forma di albero genealogico con l’indicazione e la sottolineatura delle parti principali.

Regola delle lettere iniziali.
Consisteva nello scrivere alla lavagna le lettere iniziali delle parole di cui si era spiegato il significato e gli allievi da esse dovevano risalire alle parole intere.

Regola delle quattro operazioni. 
Imprimente: si ripeteva una frase fino ad impararla    (memoria)
Dividente: s’inserivano le parole apprese in vari contesti (intelletto)
Dichiarante: le parole venivano analizzate e spiegate (raziocinio)
Usuale: si facevano considerazioni morali sulle parole apprese (cuore)

Metodo di lettura.
Si basava sull’apprendimento delle lettere a partire dal punto e dalla linea.

Catechizzare    
Si presentavano gli insegnamenti fondamentali della Religione Cattolica.
Ogni mese il maestro aveva l’obbligo di trasmettere al direttore una “tabella di diligenza degli allievi”.
Nella scuola normale erano proibite punizioni corporali.
Alla fine di ogni anno si sostenevano esami pubblici e solenni.

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