Premi “Bos Primigenius”

Papasidero, Piazza Castello,  11 Agosto 2011
In occasione del Cinquantenario della scoperta della Grotta del Romito, assegnati i premi “ Bos Primigenius” a quattro personalità calabresi: Saverio Napolitano, Giuseppe Maiolino Conte, Gerardo Sacco e Annamaria Terremoto.

SAVERIO NAPOLITANO
Papasiderese di nascita, ha frequentato il Liceo Scientifico di Scalea dove ha maturato il suo interesse per la storia in generale e per la microstoria in particolare sotto la guida del Prof. Ciro Rosario Cosenza. Successivamente si è trasferito per lavoro in Liguria dove attualmente risiede. Dall’enorme sua produzione di saggi e monografie pubblicati su riviste accreditate e da editori di successo, ecco un elenco parziale in ordine di anno:

•1976  -Ricordi dell’ascetismo bizantino in Papasidero;
•1983  – Pietà popolare e ideologia del dolore negli affreschi della cappella di Santa Sofia in Papasidero;
•1989  -Il Monte di Pietà di Papasidero: dinamica sociale , precarietà economica e riflessi del Concilio di Trento nella Calabria di fine 500;
•1991  -Il Paese grigio in collaborazione colla Professoressa Giuseppina Grisolia;
•1995  -Il circolo operaio di Papasidero;
•2000  -“Per lo bono quieto vivere”. Economia e civiltà materiale negli Statuti dell’Università di Laino;
•2001  -Il Basilianesimo in età bassomedioevale e moderna nella regione monastica del Mercurion;
•2001  -Territorio e Società Civile nelle “Relationes ad limina” dei vescovi di Cassano allo Jonio (1588-1797);
•2002  -L’angoscia della natalità nella Calabria del XVI-XVIII secolo attraverso alcune testimonianze iconografiche della valle del Lao;
•2002  -Il sud degli altri. Frammenti di una visione storica;
•2003  -La storia assente: territorio, comunità, poteri locali nella Calabria nord-occidentale;
•2003  – Turco-Barbareschi e deviazione Leonardiana nell’alto Tirreno Cosentino ( XV-XVII secolo);
•2005  -La formazione di un borgo nuovo nella Calabria citra moderna : il caso di Santa Domenica Talao;
•2006  -Risorgimento, liberalismo e democrazia nel Mezzogiorno: il patriottismo moderato di Biagio Miraglia;
•2007  -Chiese extra moenia e religiosità controriformistica nella Calabria nord-occidentale;
•2007  Il problema della sovranità nella cultura napoletana di fine settecento: il contributo del mormannese Michelangelo Grisolia;
•2007 -Passione storica e storia civica nella Calabria nord-occidentale. Rassegna bibliografica e riflessioni storiografiche;
•2008  -Il “Regolamento” del 1913 del clero ricettizio di Laino Borgo;

Non ha tralasciato di rivolgere il suo interesse alle vicende storiche della terra che  che attualmente lo ospita.
Citiamo, per fare qualche esempio:

•1995  -Ventimiglia medioevale: topografia ed insediamento urbano;
•1999  – La biblioteca del minorita ventimigliese Francesco Sperone.

Il suo paese d’origine vuole esprimergli tutta la sua riconoscenza per avere esplorato con tanta passione nelle pieghe più recondite della sua storia e portato alla luce pregi e difetti di una società contadina dell’entroterrra calabrese su cui, si spera, poter costruire un futuro meno aspro, assegnandogli il premio “Bos primigenius” che molto opportunamente il comune di Papasidero ha voluto istituire.


GIUSEPPE MAIOLINO CONTE
Il Maestro d’ Orchestra Giuseppe Maiolino Conte è nato a Papasidero nel 1934.
Ha frequentato la scuola media a Roma nel collegio S. Tarcisio e, successivamente, il ginnasio presso l’istituto S. Pio V di Penango in provincia di Asti.
Le capacità musicale del padre e anche la cura dello studio della musica  nel collegio di Roma, hanno certamente contribuito ad inculcargli la passione per la musica che coltivò anche dopo il conseguimento della Licenza Ginnasiale avvenuta nel 1953.
I salesiani stessi lo avviarono alla professione in Venezuela dove egli affinò le sue conoscenze musicali.
Dal 1955 ha prestato servizio per oltre 30 anni come insegnante di musica in vari Cori pubblici e privati come quello della Scuola Pestalozzi, quello dell’Università Cecilio Acosta, dell’istituto Pio XII, nel Coro intitolato a Crisostamo Falcon e in quello dedicato a Pedro Ramirez.
Cominciò a lavorare nella “Corale Falcon “ nel 1963 e, successivamente, nel 1978, fondò il Coro dei giovani dell’orchestra con l’obiettivo che doveva diventare il germe per la diffusione della musica senza confini in ogni comune del Venezuela.
Ben presto al Coro dei giovani dell’orchestra Falcon, per sua iniziativa, seguì la creazione di altri otto nuclei in varie località.
Con l’estensione dei Cori anche ai bambini, organizzò un vero e proprio “sistema sinfonico Falcon” che attualmente  impegna oltre 650 persone in diversi Cori distinti in pre infantili, infantili e dei giovani. Ha recentemente varato un nuovo programma di educazione musicale speciale per i bambini con disturbi dell’udito, disturbi motorii e sindrome di Down e sta tentando di estendere il programma anche ai bambini non vedenti.
Egli ha spiegato il motivo di queste iniziative affermando che l’estensione dello studio della musica ai bambini mira alla promozione dei valori, al superamento del vizio e dell’odio e di tutte le cose negative che possono circondare i nostri giovani.
La stampa del Venezuela, riferendosi all’orchestra sinfonica Falcon formata da oltre 80 membri con un repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, con l’obiettivo dichiarato dell’eccellenza artistica, reduce da applauditissime esibizioni in America ed in Europa, coinvolta nel grande lavoro sociale accennato in precedenza, parla senza mezzi termini di orgoglio nazionale e tesse le lodi all’opera svolta dal nostro compaesano, il Maestro Giuseppe Maiolino Conte .
L’assegnazione del Premio “Bos primigenius “ rappresenta il giusto riconoscimento del suo paese natale al grandissimo talento del Maestro che ha onorato Papasidero in terra d’America.

GERARDO SACCO
E’ nato a Crotone nel 1940.  Assunto come garzone nel laboratorio di un orefice all’età di otto anni, si appassionò al quel lavoro scoprendo in esso la sua vera vocazione. Dopo aver appreso i rudimenti dell’arte orafa, approfondì le tecniche di lavorazione dell’oro a Valenza Po e li consolidò frequentando corsi serali presso un istituto d’arte dedicandosi allo studio della storia dell’arte e approfondendo le cognizioni di gioielleria, geometria e gemmologia.
Nel 1969 ritornò a Crotone dove era nato e fondò la sua ditta artigianale che s’impose subito all’attenzione degli ambienti orafi nazionali.
La sua grande curiosità lo portò al recupero di processi di lavorazione del passato e ne scaturì una produzione orafa che affondava le sue radici nella cultura Magno-Greca, bizantina, rinascimentale e barocca, nella tradizione contadina della suo terra e in quella delle comunità albanesi presenti in Calabria.
Ben presto la sua arte ottenne i suoi primi riconoscimenti: (Un premio alla Mostra dell’Artigianato Orafo di Firenze e l’Oscar dell’Artigianato alla Mostra di San Remo) e i gioiellieri più famosi ,come Van Cleef e Tiffany, apprezzarono le sue creazioni.
Le sue opere si possono ammirare all’Istituto di Cultura  di Copenaghen e Bruxelles, all’Istituto del Commercio Estero di New York e Los Angeles, a Toronto,  a Buenos Aires, a Melbourne, a Lisbona
In Italia le sue creazioni sono esposte nei musei di Verona, Venezia, Chieti, Crotone, Roma Napoli.
In occasione del Giubileo 2000 ha prodotto creazioni religiose che si possono ammirare nei Musei Vaticani.
I suoi gioielli sono stati indossati da celebri clienti come Liz Taylor, Glenn Close, Brook Shields, Virna Lisi, Eleonora Sofia Ricci, Maria Grazia Cucinotta che gli hanno valso l’appellativo di “Orafo delle dive”.
Gerardo Sacco ha anche lavorato per il cinema. Ha creato gioielli per il film: “L’armata Brancaleone” di   Mario Monicelli; per “Otello”, “Amleto”,  “Il giovane Toscanini” di Franco Zeffirelli.
Numerose anche le sue creazioni per il Teatro e la Televisione.
Il suo stile inconfondibile, caratterizzato da un elevato livello di originalità e di qualità, ha permesso al suo nome di collezionare grandi successi a livello nazionale e internazionale.
Il premio assegnato ben si addice alla sua opera. Anche l’autore preistorico del “Bos primigenius” ricevette un lusinghiero riconoscimento da parte del famoso  caratterista Walter  Molino che lo raffigurò su una famosa copertina della “Domenica del Corriere” definendolo : “Il Michelangelo dell’età preistorica”.

ANNAMARIA TERREMOTO
Eletta a Capo Redattore RAI di Cosenza al posto di Pino Nano, la prestigiosa giornalista calabrese ha conseguito sul campo le credenziali per ben operare nel campo dell’informazione ed aprire un corso che ha per obiettivo il riscatto della Calabria.
Tali peculiarità le sono state riconosciute, tra gli altri, dal Giornale di Calabria quando afferma in un suo editoriale:
“Annamaria Terremoto dispone di una solida base culturale, di un grande spessore professionale, di importanti qualità umane e di una riconosciuta sensibilità giornalistica e civile”.  Sono queste le premesse indispensabili per raccontare la verità, mettere in luce i vari aspetti della vita regionale senza piegarsi davanti al compromesso e inducendo, così, i telespettatori alla conoscenza e alla riflessione sulla realtà delle cose nel loro complesso non soffermandosi solo sugli aspetti negativi.   E’ solo, infatti, grazie alla buona informazione che si riesce a trasmettere alla società civile la cultura di educazione alla vita, alla giustizia, alla legalità e alla pace.
L’esperienza e la professionalità di Annamaria Terremoto garantiscono alla rete pubblica Calabrese un’informazione pluralista e attenta a tutto il territorio regionale. L’assegnazione del premio vuole  riconoscerle tale ruolo.

 

Venerdì 10 agosto 2012

alle ore 21,30, nel suggestivo anfiteatro di Piazza Castello, a Papasidero, si è tenuta  la terza edizione di CALABRESI BRAVA GENTE nell’ambito della quale  è stato conferito il premio Bos primigenius a Pina Amarelli, imprenditrice di Rossano, alla famiglia De Bonis, mastri liutai di Bisignano e  al papasiderese Raffaele Grisolia, docente all’Università Federico II di Napoli. Alla manifestazione patrocinata dalla Provincia di Cosenza, saranno presenti l’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Pietro Lecce e il Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò. La serata si è conclusa con il concerto di pizzica e taranta dei Balanòo.

Di suguito un breve profilo dei premiati:

–        PINA AMARELLI  MENGANO

A capo dell’azienda che produce la liquirizia più pregiata d’Italia, è una napoletana trapiantata in Calabria, che si è impegnata per la valorizzazione della cultura d’impresa di questa zona del Mezzogiorno.
Nominata nel 2003 Ufficiale dell‘Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi per aver coniugato cultura ed imprenditorialità, nel 2006 è stata insignita dell’Ordine al merito dei Cavalieri del lavoro, prima e unica donna in Calabria. È anche membro di numerose associazioni internazionali a scopo imprenditoriale, sociale e culturale. Un profilo eccezionale, in cui l’attaccamento alla terra d’origine e alle radici familiari convive con verve napoletana e capacità manageriali. Una donna che ha saputo rompere gli schemi dell’industria del Sud e creare un caso di eccellenza internazionale.

 

–        UNA FAMIGLIA DI LIUTAI : I DE BONIS DI BISIGNANO
Si dice che un intero quartiere, denominato giudeca, in Bisignano, fosse abitato da un gran numero di liutai, che svolgevano intensa attività. Eredi di questa tradizione sono i fratelli De Bonis. Nicola III ,oggi ,non più in vita, fu vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, nonché musicista e compositore di una tarantella, oggi eseguita da numerosi musicisti tra cui Eugenio Bennato.
Vincenzo De Bonis II   fu collocato anch’esso fuori concorso, dove fuori concorso significa la massima espressione nel campo della liuteria e Nicola fu fuori concorso addirittura a Cremona nel 1949,in occasione della celebrazione del 3° centenario della nascita di Antonio Stradivari.
Costantino costruttore di chitarre battenti, ancora oggi pratica la tradizione nel laboratorio in via Giudeca, con la figlia Rosalba, ormai erede di una dinastia di liutai.
Rosalba ha iniziato il suo percorso di liutaio nel 1999 a Bisignano, presso la bottega paterna, seguendo da vicino i grandi lavori dello zio Vincenzo. Più tardi, andò via per studiare.
Si iscrisse alla scuola internazionale di liuteria “A. Stradivari” di Cremona, facendo anche esperienza di lavoro in bottega come allieva. Conseguita la licenza di liutaia -il richiamo delle origini è forte- ritornò nella bottega dove tuttora lavora, con il padre, approfittando anche dei consigli e delle lezioni dello zio Vincenzo.
Oggi realizza chitarre battenti utilizzando l’antico metodo, custodito gelosamente dalla famiglia De Bonis.

 

–        RAFFAELE GRISOLIA di Papasidero

Il Dr. Raffaele Grisolia è ricercatore confermato, a regime di tempo pieno. Vincitore di un assegno biennale ministeriale di formazione scientifica e didattica, bando 1973-74 ( I concorso nazionale ), rinnovato per i bienni successivi, ha svolto la sua attività presso la II Cattedra di Letteratura greca ( Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Napoli ).
Idoneo nella I tornata dei giudizi di idoneità per l’immissione nel ruolo dei Ricercatori, è stato inquadrato nel ruolo in qualità di Ricercatore confermato, con decorrenza giuridica 1 agosto 1980, per il gruppo di discipline nr. 33 ( prima disciplina: Critica del testo ) e ha svolto la sua attività didattica presso la Cattedra di Filologia greca e latina ( Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Napoli ).
L’attività di ricerca ha riguardato principalmente la letteratura teatrale, l’esame di alcuni aspetti del lessico tecnico-letterario (logogravfo” ed oijkonomiva), lo studio della produzione scoliastica, la tipologia della prassi citazionistica a fini esegetici nei corpora degli scoli antichi ai tragici.
Studi condotti e linee di ricerca personali:
Scoliografia antica, critica letteraria antica, retorica, romanzo greco, metodologie didattiche nell’insegnamento del greco antico, uso delle tecnologie informatiche in campo antichistico.

Martedì 13 agosto 2013,
Si è tenuta  a Papasidero  la IV edizione dell’iniziativa “Calabresi brava gente”, nell’ambito della quale è stato  conferito il premio Bos primigenius a quei calabresi che operano con passione e creatività nei luoghi in cui vivono e che fanno conoscere la migliore Calabria in Italia e nel mondo.  
I Calabresi che quest’anno s0no stati insigniti di questo importante premio sono:
Antonella Barbarossa, musicista di respiro internazionale e direttore del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia;
Nicodemo Librandi, grande imprenditore e viticoltore che dal 1955 produce uno dei migliori vini della nostra regione;
Vincenzo Marsiglia, giovane e affermato artista contemporaneo papasiderese che vive e lavora tra Savona e Cremona.
La manifestazione si è tenuta nel bellissimo angolo di Piazza Castello.
Al termine della premiazione c’è stata  la degustazione dei vini Librandi e un bellissimo concerto dei fiati Giacomo Puccini, città di Crosia, diretto dal M° Salvatore Mazzeo.

Mercoledì 13 Agosto 2014
Il premio “Bos 2014 – Calabresi brava gente”, giunto alla V edizione, è stato  consegnato a Florindo Rubbettino, editore di Soveria Mannelli;
Enzo Monaco ., giornalista-gastronomo e fondatore dell’Accademia del Peperoncino della Calabria
Renato Alitta, papasiderese prematuramente scomparso,  che ha legato il suo nome al rafting  (discese in gommone del fiume Lao) diventata oggi un’attività lavorativa importante per l’economia papasiderese. Hanno ritirato il  il premio la moglie Immacolata e la figlia Stefania.

Le premiazioni sono state sottolineate dal commento musicale del duo Giampaolo Palermo, pianoforte e Emanuele Bilotti, violino.

Venerdì 21 Agosto 2015

L’amministrazione comune di Papasidero (Cosenza), guidata dal sindaco, ing. Fiorenzo Conte, ha assegnato il Premio Bos Primigenius a:

Don Vincenzo Lopasso, nativo del luogo, docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro.

La consegna del premio, per mano del parroco don Ezio Saporito, ha avuto luogo in Piazza Castello  alle ore 21. 00. Era presente anche don Antonello Pandolfi. Gli altri due premiati sono stati:

Franco Barca, attore e commediografo cosentino

Egidio Longo, chef e gastronomo che opera e risiede a Roma ma originario di Aieta.

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